Archivi del mese: gennaio 2016
ROMA – INTERNAZIONALI DI TENNIS –
PROGRAMMA GITE CRASM 2016
Visita Mostra Marc Chagall e Teatro Grande
15 -23 e 24 GENNAIO 2016
Visite guidate alla Mostra di Chagall... Ma chi è Marc Chagall?
È di origini ebraiche, nato nell’Impero russo (nell’attuale Bielorussia) e in seguito naturalizzato francese. Nelle opere di Chagall convivono con forza le tematiche legate a queste tre diverse “patrie”, insieme all’amore sconfinato per la moglie Bella e quello malinconico per la sua infanzia. Le atmosfere oniriche, i mondi surreali e la tenerezza dei personaggi che popolano le sue opere hanno reso l’arte di Chagall un ponte tra la pittura e la poesia.
Ecco l’artista in 10 sintetici (s)punti.
6. Nonostante i periodi difficili (le guerre, le persecuzioni e la morte della moglie), le sue opere, grazie ai colori brillanti ed energici, sono capaci di trasmettere ottimismo e felicità.

Il Teatro Grande si trova in corso Zanardelli, nel luogo che ospitava il primo teatro pubblico, risalente al 1664. È stato costruito in oltre tre secoli di adattamenti, tra la prima metà del XVIII secolo e la metà del XIX secolo. La denominazione deriva da quella precedente, “il Grande”, riferita a Napoleone Bonaparte. Il teatro pubblico seicentesco fu edificato nell’area concessa da Venezia all’Accademia degli Erranti, accademia fondata nel 1621, che riuniva i maggiori esponenti della nobiltà bresciana. Il palazzo accademico consisteva nella grande sala superiore, a cui si accedeva tramite una grande scalinata, e nei portici al pian terreno adibiti a maneggio, e fra la fine del ‘600 e l’inizio del ‘700 a teatro (su progetto dell’architetto Manfredi); sul portone d’entrata venne affisso il motto degli Accademici Erranti.Della costruzione seicentesca rimane la facciata con i tre finestroni; nel 1735 si aggiunsero due ingressi minori al portone e nel 1780 fu realizzato un nuovo portico ad opera degli architetti Vigliani e Turbini. Salendo le scale, tre portali del ‘700 conducono alla Sala delle Statue, terminata nel 1863, con le statue in gesso e in tela di Giuseppe Luzziardi e i busti di Girolamo Rovetta, Giuseppe Verdi e Arturo Benedetti Michelangeli (quest’ultimo aggiunto nel 2002). Da questa sala si accede al Ridotto, terminato nel 1769 dall’architetto Antonio Marchetti in stile rococò, con funzione di sala accademica Dal Ridotto si può accedere sia alla sede della Reggenza accademica, oggi caffetteria, sia alla zona che introduce alle scale dei palchi e alla platea. La sala originaria, che presentava una pianta ad u con cinque file di palchi, fu ricostruita nel 1810 con una conformazione a ferro di cavallo, ornamenti neo-barocchi e affreschi sulla volta ad opera del Campini; solo il palco reale conserva gli ornamenti originari, con l’Allegoria della Notte del pittore Vantini sulla sovrapporta.
Scopri le curiosità del Teatro Grande